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Il numero e la dicitura dell'etichetta in legno posta sotto al quadro appartengono ad una vecchia numerazione ormai superata

 

Questo è il primo dipinto di una serie di otto sovrapporte:
(1 - 3 - 6 - 8 - 11 - 14 - 17 - 22).

Con la Fanciulla in meditazione (6) questa è una delle meglio conservate. Segue l'iconografia tradizionale della divinità fluviale: un uomo con una lunga barba, in posizione reclinata, appoggiato a un'urna, con il capo avvolto da erbe palustri e con in mano un remo. La stessa figura, con leggere varianti,appare in Achille tuffato nello Stige (2). Questa serie di dipinti monocromi documenta l'interesse di Creti per la scultura. E' noto il suo rapporto con il maggior scultore del tempo a Bologna, Giuseppe Maria Mazza (1653 - 1741), con cui lavorò al monumento di Girolamo Collina Sbaraglia, ancora oggi visibile nel loggiatio superiore dell'Archiginnasio.


 

Donato Creti

"Divinità fluviale "

fotografie di Alberto Martini


 

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